Nell’anno 2006, con i colleghi ingegner Marco Nolli e architetto Anna Cavazzi ho partecipato al concorso di idee indetto da Ferrovie dello Stato per la riprogettazione delle piccole stazioni. Si richiedeva lo studio di differenti fermate, di differenti grandezze, non più delle stazioni standard, ma fermate diverse a seconda delle varie città. La nostra idea è stata proporre un modulo ripetibile e versatile da inserire in tutte le realtà dei vari luoghi italiani.
Detto modulo si basava sul concetto della velocità per cui, osservando i paesaggi e gli oggetti dal treno in corsa, tutto risulta sfasato e in continuo cambiamento ed evoluzione. Queste emozioni sono state ricavate dall’utilizzo di diversi materiali e colori, appositamente studiati per essere tipici del luogo, per caratterizzare nella tipologia e nell’estetica le fermate attraverso la nostra bella Italia.
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