Un’altra pianta tappezzante reperibile a pronto effetto che, nella progettazione dei giardini mi capita spesso di consigliare è la Lippia Nodiflora, un prato fiorito coprisuolo ricco di piccoli fiorellini bianchi, presenti da maggio ad ottobre, che richiede un’irrigazione contenuta e predilige le superfici soleggiate. Si presenta come una pianta stolonifera dell’altezza che varia tra i 4 e i 10 cm: la minore o maggiore crescita dipende dall’esposizione, quando è collocata a pieno sole con poca irrigazione tende a rimanere bassa e ad allargarsi, mentre quando è posizionata in zone d’ombra, cresce maggiormente in altezza.
All’interno del giardino, anche andando a sostituire il prato, La Lippia non teme il calpestio, anche se intenso, inoltre risulta molto resistente alle malattie.
Nei climi freddi, essendo una pianta mediterranea, quando la temperatura scende sotto lo zero, la Lippia perde le foglie, per poi rivegetare al riprendere del clima più mite.
Si trova in commercio sia precoltivata su rete o venduta in una sorta di “vassoio”, soluzioni da preferire sia per garantire il pronto effetto, sia per limitare parecchio la crescita delle erbe infestanti.
Dato che questa soluzione potrebbe risultare troppo costosa, esistono in commercio piccoli vasetti da 5 x 5 cm o 10 x 10 cm da posare accostando tra loro dalle 5 alle 15/16 piantine al metro. In questo caso si consiglia nel primo periodo di posa concimazioni e bagnature abbastanza frequenti per accelerare la crescita e la chiusura degli spazi tra l’una e l’altra.
L’architetto paesaggista, in alcuni giardini, caratterizzati da determinate criticità, come ad esempio, un terreno molto inclinato, deve saper consigliare il committente e guidarlo verso la scelta di soluzioni che offrano il massimo risultato estetico e funzionale.