Di fronte ad aree di giardino particolarmente ampie da adibire a prato, ho scelto qualche volta di inserire una “variante” sempre molto apprezzata: il cosiddetto prato fiorito, un particolare tipo di prato simile a quello presente nella pianura friulana, il “Magredo”, molto ricco di biodiversità. La varietà e la bellezza delle fioriture di questo tipo di tappeto erboso associata alla rusticità delle piante che lo compongono, ha un aspetto particolarmente interessante, per ripristini ambientali, per rinverdimenti, per scopi ornamentali, sia su piccola che larga scala.
Con prato fiorito si intendono miscugli di differenti sementi con caratteristiche diverse tra loro per ottenere un mix di piante annuali, biennali e perenni che si adattano alle molteplici esigenze e caratteristiche del giardino.
Per ottenere un corretto miscuglio di sementi, mi affido alla Ditta friulana SemeNostrum che con particolare maestria mi sa consigliare e guidare nella posa.
I miscugli di essenze selvatiche annuali e biennali sono perfetti per creare colorate aiuole fiorite, con un forte impatto cromatico soltanto nei primi anni di semina, se non vengono reintegrate.
La Ditta SemeNostrum ha inserito anche mix di specie selvatiche perenni, in modo tale che i prati possano fiorire e rifiorire ciclicamente,
Per gestire al meglio un prato fiorito è necessario conoscerne la modalità di sfalcio, l’irrigazione e la concimazione.
Il primo sfalcio si effettua in piena estate a fine fioritura. Successivamente il prato ricomincia a crescere e può rifiorire, anche se in modo meno intenso rispetto alla primavera.
E un secondo sfalcio si effettuerà a tardo autunno. L’altezza media del prato deve essere di 50-60 cm, in entrambi i casi l’erba tagliata, una volta essiccata deve essere asportata.
Lo sfalcio va fatto ad un’altezza non inferiore ai 5 cm, effettuando la raccolta.
L’irrigazione andrebbe prevista solo in caso di estrema siccità, soprattutto nei suoi primi anni di crescita.
In genere non serve concimare, perché la concimazione favorisce le graminacee, cioè la parte verde del prato, rispetto alle specie da fiore, portando ad una riduzione delle fioriture.
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